Capire che cos’è un file robots.txt è essenziale per ogni professionista del web, sviluppatore o SEO specialist. Questo piccolo file di testo svolge un ruolo cruciale nel dialogo tra un sito internet e gli spider dei motori di ricerca, permettendo di controllare l’accesso alle risorse e migliorare l’indicizzazione.
Il file robots.txt è un documento di testo che si trova nella directory principale di un sito web. La sua funzione è quella di fornire istruzioni ai crawler (i cosiddetti robot dei motori di ricerca) su quali aree del sito devono o non devono essere esplorate. Può quindi impedire l’indicizzazione di contenuti riservati, duplicati o non rilevanti per la SEO, evitando che vengano mostrati nei risultati di ricerca.
La sintassi del file è semplice ma potente. Ogni riga può contenere direttive come User-agent
(che definisce a quale crawler si riferisce la regola) e Disallow
(che vieta l’accesso a specifici percorsi). Esempio:
User-agent: * Disallow: /admin/
Questa configurazione indica che tutti i bot devono evitare di indicizzare la cartella /admin/. È anche possibile usare la direttiva Allow
per concedere eccezioni e Sitemap
per segnalare il percorso della mappa XML del sito.
Non tutti i siti hanno bisogno di impostazioni complesse, ma un file robots.txt ben configurato è particolarmente utile per:
Un’errata configurazione di questo file può avere effetti disastrosi. Bloccare accidentalmente l’intero sito è un errore più frequente di quanto si pensi. Anche dimenticare di togliere restrizioni dopo una fase di staging può impedire la visibilità online. È fondamentale testare le regole con lo strumento di verifica disponibile in Google Search Console.
Pur non influenzando direttamente il posizionamento nei risultati, questo file è un alleato importante per la strategia SEO. Aiuta i motori di ricerca a concentrarsi sui contenuti prioritari e migliora l’efficienza del crawl. Se ben usato, contribuisce a una migliore comprensione dell’architettura del sito da parte dei crawler.
Entrambi servono a gestire il comportamento dei motori di ricerca, ma agiscono in modo diverso. Il primo lavora a livello di directory e URL, il secondo a livello di singole pagine HTML. Utilizzati in combinazione, consentono un controllo raffinato dell’indicizzazione e della scansione.
Basta un semplice editor di testo per scrivere il documento. Dopo averlo salvato con il nome robots.txt
, va caricato nella root del sito (es. https://www.tuosito.it/robots.txt
). Per testarlo puoi usare lo strumento di ispezione di Google Search Console, utile per verificare la corretta interpretazione delle direttive da parte del motore di ricerca.
Per i siti complessi, come e-commerce o portali multilingue, il file può diventare più sofisticato. È possibile applicare regole diverse per bot specifici (come Googlebot o Bingbot) o per versioni linguistiche del sito. In questi casi, una gestione centralizzata e accurata può prevenire problemi di indicizzazione e migliorare le prestazioni SEO complessive.
Il file robots.txt è un elemento semplice ma fondamentale per chi gestisce un sito web. Comprenderne le funzioni e usarlo correttamente permette di proteggere contenuti sensibili, ottimizzare la scansione e costruire una presenza digitale solida. Come ogni strumento SEO, va maneggiato con competenza e consapevolezza. E se ti stai ancora chiedendo che cos’è un file robots.txt e a cosa serve davvero, la risposta è semplice: a controllare ciò che i motori di ricerca vedono e indicizzano del tuo sito.
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